Per scoprire davvero la Val d’Orcia, senza seguire le rotte tipiche dei turisti, potrete contare su noi e sulla nostra conoscenza del territorio.
Ecco qui, intanto, alcune informazioni su ciò che ci circonda e su ciò che di veramente tipico ha da offrire la nostra terra.
Itinerari naturalistici
La Val d'Orcia si offre al visitatore con un patrimonio di variazioni cromatiche che scandiscono il passaggio delle stagioni: dall'ocra del paesaggio autunnale, al verde in primavera, al giallo della stagione della trebbiatura.
Proprio questi paesaggi e questo ambiente sono al centro di una serie di percorsi che possono aiutare a scoprirla, sempre seguendo sentieri indicati dalla Rete Escursionistica Toscana (R.E.T.)
Da terme a terme lungo la Via Francigena
Dalle vasche termali di Bagno Vignoni, frequentate fin dal Medioevo, si può scendere verso il fiume Orcia, per poi dirigersi verso un’altra stazione termale, Bagni San Filippo, dove la Balena Bianca vi farà compagnia durante i vostri momenti di relax.
Il percorso attraversa la valle lungo la Via Francigena e tocca borghi come Castiglione d’Orcia, raccontando storie e leggende che si mischiano con il verde della valle ed il calore dell'acqua termale.
Natura e panorami: dall’Amiata al Monte Labbro
Il sud della Toscana è dominato dalla mole del Monte Amiata, antico vulcano che domina anche la Val d’Orcia.
Se in inverno l'Amiata è una delle mete sciistiche più importanti della Toscana, in estate offre sentieri che si dipanano lungo la più grande faggeta d’Europa e sotto le chiome di castagneti secolari.
Dalla vetta del Monte Amiata è possibile vedere l'Argentario, i Monti dell'Uccellina , l’Isola d'Elba, di Montecristo e del Giglio. A nord sono visibili le terre di Montalcino e, nelle limpide giornate d'inverno, l'Abetone e le Alpi Apuane.
Panorama simile si gode dal Monte Labbro. Sul punto più alto del monte troneggia la torre del David, monumento costruito da David Lazzaretti detto il "Profeta dell'Amiata", fondatore del movimento dei Giurisdavidici. Qui la spiritualità è rimasta nonostante lo scorrere del tempo.
Itinerari gastronomici
La Val d’Orcia, come tutta la Toscana, è anche al centro di itinerari che riguardano il cibo e il buon bere.
Percorsi di gusto da non perdere
Partendo dal Pecorino stagionato della Val d’Orcia, prodotto da latte di pecore allevate nel territorio e che danno al formaggio un sapore dolce e leggermente piccante, si possono conoscere i sapori tipici della valle Patrimonio dell’Umanità.
Salendo verso l’Amiata, scoprirete l’Olivastra di Seggiano e il suo olio DOP. Questa particolare pianta d’olivo riesce a resistere anche alle dure temperature invernali delle valli ai piedi della montagna e il suo olio si caratterizza per un colore dorato.
Salendo verso la cima dell’antico vulcano si incontrano i castagni e la Castagna IGP del Monte Amiata, da sempre alimento principe della dieta degli abitanti della montagna.
Il forte legame della nostra famiglia con il borgo di Pescina, non ci può non far parlare de “la scottiglia”. Ricetta "povera" come ce ne sono tante in Toscana, la scottiglia è una zuppa di carni (vitello, maiale e pollo) su un letto di pane raffermo.
Itinerari storici
Come vedete, perdersi in Val d’Orcia è fin troppo semplice. Per questo vi suggeriamo anche alcuni itinerari per conoscere fino in fondo la storia di questo territorio e delle zone limitrofe.
Da San Quirico a Vivo d’Orcia, il cuore della valle
Borgo di origine etrusca, S. Quirico d'Orcia è uno dei borghi valdorciani. Qui, una passeggiata nell' immenso giardino all'italiana degli Horti Leonini è d'obbligo. Vi consigliamo di visitare anche la Collegiata, dove veniva offerta ospitalità ai pellegrini e ai viandanti che percorrevano la via Francigena.
Da San Quirico potrete dirigervi a Castiglione d’Orcia, percorrendo l’antica Via Francigena.
Il paese si sviluppa durante il medioevo all'interno della sua Rocca Aldobrandesca. Al centro del paese troviamo il Palazzo Comunale e l'omonima piazza.
Salendo verso l’Amiata incontrerete Campiglia d’Orcia, con la sua torre da cui si ammira tutta la valle e l’antica “Roccaccia”, e poi Vivo d’Orcia, noto per la freschezza delle sue acque, per l’antico eremo dell’Ermicciolo e per la Contea Cervini, piccolo scrigno rinascimentale nascosto tra gli alberi.
Monticchiello, Pienza e Montepulciano
Tra cipressi e strade tortuose, entriamo nella Val d’Orcia più conosciuta e arriviamo a Monticchiello. La robusta cinta muraria e la torre del cassero circondano il paese vecchio che ancora oggi è uno scrigno medievale.
Monticchiello è frazione di Pienza, la città ideale voluta da Papa Pio II e che oggi è uno degli esempi migliori di architettura rinascimentale. Il Duomo del Rossellino, Palazzo Piccolomini e tante altre meraviglie architettoniche sono custodite perfettamente dalla cornice che si apra sulla Val d’Orcia fino al Monte Amiata.
Infine, ecco Montepulciano, centro principale della Val di Chiana Senese e conosciuto per i suoi palazzo rinascimentali, per il suo vino e le sue cantine. Una passeggiata lungo il corso e le strade per arrivare fino in Piazza Grande è doverosa.
Un salto a Montalcino
Controllato dalla fortezza senese e con una vista mozzafiato sulla Val d’Orcia, Montalcino è una tappa obbligatoria. Il centro storico è ancora di stampo medievale: chiese, vicoli e piazzette sono ovunque e accompagnano il turista.
Sotto le logge della piazza centrale si può ammirare il vecchio Palazzo dei Priori e, magari, assaggiare un calice di Brunello.
A breve distanza dal paese: l’Abbazia di Sant’Antimo, gemma dell’alto medioevo che regala meraviglie a chi la visita e a chi riesce ad udire il canto gregoriano dei monaci.
Alla scoperta dell’Amiata
Tra cipressi e strade tortuose, entriamo nella Val d’Orcia più conosciuta e arriviamo a Monticchiello. La robusta cinta muraria e la torre del cassero circondano il paese vecchio che ancora oggi è uno scrigno medievale.
Monticchiello è frazione di Pienza, la città ideale voluta da Papa Pio II e che oggi è uno degli esempi migliori di architettura rinascimentale. Il Duomo del Rossellino, Palazzo Piccolomini e tante altre meraviglie architettoniche sono custodite perfettamente dalla cornice che si apra sulla Val d’Orcia fino al Monte Amiata.
Infine, ecco Montepulciano, centro principale della Val di Chiana Senese e conosciuto per i suoi palazzo rinascimentali, per il suo vino e le sue cantine. Una passeggiata lungo il corso e le strade per arrivare fino in Piazza Grande è doverosa.